... i tormenti del giovane Gershwin
I CONCERTI DELL'ACQUARIO
Fiorenzo Pascalucci, pianista
Enzo Salomone, recitante
Il confronto con la musica ed i musicisti di area “colta” rimase, per Gershwin, una sorta di ossessione per tutta la vita. Irrisolta, ad onta del successo planetario. E mentre Ravel cominciava a mietere successi alla Carnegie Hall, l’autore della “Rhapsody” volava a Parigi, alla ricerca di Debussy, di Stravinskij, e poi a Beverly Hills, sulle orme di Schoenberg e di chiunque potesse farlo sentire appagato. Di chiunque potesse concedergli, insomma, la sospirata patente di “maestro”.
Testo di Stefano Valanzuolo